Giovanni Casalinuovo è architetto, grafico e illustratore.
Inizia l’attività artistica nei primi anni settanta. Dopo il liceo si iscrive e si laurea alla facoltà di architettura a Roma dove rimane fino ai primi anni 90 lavorando sia nel campo della grafica che dell’architettura. A Roma partecipa a mostre estemporanee e collettive, ottenendo vari riconoscimenti della critica (primi premi e segnalazioni con l’Associazione Artistica “I Cento Pittori”, la Rivista delle Nazioni, ecc.), utilizzando pseudonimi come “attrezzo”, “eliah”, “micha”. Lavora come grafico pubblicitario e illustratore per lo studio EUNO di Roma, pubblicando raffinati disegni a penna su Rassegna sindacale (rivista settimanale della CGIL) e sulla rivista della FLM fino ai primi anni 80. Ha esposto, nel 2013, le sue opere in una mostra antologica dal titolo “Censure distratte” al Museo Del Frantoio Del Parco Archeologico Scolacium. Dal 1991 si dedica a tempo pieno al “mestiere” di architetto in Calabria. Il team di progettazione da lui coordinato, per le più svariate forme di intervento sul territorio, è composto da architetti, ingegneri, geologi, ecc. chiamati di volta in volta a fornire la propria competenza e specializzazione per la partecipazione a concorsi, affidamenti, ecc. con progetti che si segnalano per la particolare ricerca formale e l’uso combinato di materiali alternativi e tradizionali, e interesse per la bio architettura e l’edilizia sostenibile in genere, ecc.
Un terzo posto al concorso per un complesso parrocchiale a Catanzaro e l’aggiudicazione del concorso per la progettazione di una scuola materna a Liscate (MI) nel 2001 (insieme con gli arch.tti Maria Teresa Sanzo, Fabrizio Paparazzo, Laura Campolo e l’ing. Raffaele Aly), lo pongono all’attenzione della critica.
Su Italia Oggi, Roberto Gamba scrive: L’articolazione spaziale e funzionale delle aule ed uffici è sviluppata sulla “piazza” (attività collettive), spazio globale, sentito come tale dal bambino che lo vive continuamente. L’armonioso gioco delle forme, dei colori e dei materiali esalta la fantasia. La luce penetra dalle porte e diffusori, dai fianchi del tetto, dalle intersezioni tra le falde, dilata lo spazio, dialoga con le vetrate interne. La facciata ventilata (sia in cotto che in metallo) costituisce, aldilà delle architetture, un sistema innovativo generato dall’uso di materiali comunque tradizionali.
Lo studio Casalinuovo continua ad operare partecipando a concorsi internazionali e incidendo in maniera significativa sul territorio calabrese con interventi di riqualificazione nei centri storici calabresi.
Partecipa allo studio “LE VALLI DEL RE ITALO” sulle criticità e le peculiarità storico-turistiche del basso ionio.
Con il comune di Olivadi vince la selezione del MIBAC Qualità Italia Sensi contemporanei per la realizzazione di un centro culturale con biblioteca e mediateca, completato con progetto di Alberto Ferrè, nell’ambito del finanziamento del progetto NET centri storici in rete redatto dallo studio per quattro comuni.
Nel 2023 è candidato al premio TEMPLUM ed è inserito nel volume “Architetti italiani” RD editore.